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Lot 20019 – LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA

LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA
LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA
LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA
LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA
Lot 20019 – LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA
Italy » Regno d’Italia » Posta Aerea
Prix réalisé
Invendu
Estimation
2’500 EUR
Date de vente
mar. 14 juin 2022 at 11:30 (Europe/Zurich)
Description

LA PRIMA LETTERA ACCIDENTATA DELLA POSTA AEREA ITALIANA

1919, lettera spedita l’11 marzo da Vienna per Ferrara, figurante in manoscritto (stessa mano e stesso colore dell’inchiostro dell’indirizzo) l’indicazione « Da Vienna per posta aerea » in alto, affrancata in tariffa lettera ordinaria con « Michetti » 25 c., obliterato dal timbro « Posta Militare *53* », ripetuto a lato, con bollo di arrivo di Ferrara il 13 marzo al verso. Il primo dei tre rarissimi aerogrammi noti che dimostrano l’effettivo trasporto con la posta aerea da Vienna, di ancor più notevole rilevanza per il fatto di essere l’unico noto di questo volo, il primo accidentato della storia postale aerea italiana. Precisiamo che questo pezzo sarà elencato e riprodotto col numero 995a nella futura edizione del catalogo « Aerofilia Italiana » di Fiorenzo Longhi. Cert. Longhi (2022).

Nota: La Missione Militare Italiana per l’Armistizio (28.12.1918-19.1.1920), il cui Capo era il Generale Roberto Segre, era composta da cinque Commissioni, tra cui quella aeronautica, che era comandata, assieme alla Commissione artistica, dal Maggiore cav. Francesco Vece. I primi apparecchi a giungere in volo al campo austriaco di Aspern, presso Vienna, furono quattro Caproni decollati dal campo italiano di San Pelagio (Padova), il 2.3.1919, mentre il 24.4 giungevano quelli della Sezione S.V.A. decollati da quello di Campoformido (Udine). Nel gennaio del 1919 fu deciso di istituire un collegamento aereo tra Padova, Vienna e Praga, ed il servizio di posta aerea era riservato esclusivamente alla posta ufficiale della Missione, con rare eccezioni per la posta privata dei componenti della Missione stessa. Sino a settembre il distaccamento d’aviazione della Missione aveva compiuto più di 200 voli di secondaria importanza, oltre a 120 voli di durata, fra i quali 21 da Vienna a Padova.

Dalla documentazione dell’epoca siamo a conoscenza che in data 11.3.1919, un trimotore Caproni Ca 3 450 C.V., pilotato da Alberto Scalcerle, Guido Battaglia e Mario Leonardi, partiva dal campo d’aviazione di Aspern (Vienna) diretto al campo di aviazione di San Pelagio (Padova). Per noie meccaniche il velivolo fu costretto a tentare un atterraggio di fortuna sulle rive dell’Isonzo, nei pressi di Santa Lucia di Tolmino (circa 30 km da Gorizia), dove il trimotore, finito tra due alberi, rimase gravemente danneggiato ed il pilota Scalcerle riportò gravi ferite, mentre tutti gli altri se la cavarono con piccole contusioni. Oltre ai tre piloti vi erano a bordo anche il tenente pilota Beltrami ed i motoristi Pisser e Manara. L’ufficio di posta militare 53 si trovava a Gorizia, località più vicina al luogo dell’incidente.

Réf catalogue: Sassone 83

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